Avviare una startup: consigli utili

Quando si parla di startup si fa riferimento a un’azienda che ha un marcato carattere innovativo e che, proprio per questo, si trova a operare in un contesto di elevata incertezza. Avviare una startup, se a prima vista può apparire più semplice grazie anche a un iter burocratico effettivamente snello e da alcune agevolazioni previste, richiede molta attenzione, competenze specifiche e il supporto di professionisti specializzati in quest’ambito.

Avviare una startup potrebbe essere un’ottima opportunità, ma per far si che la propria idea imprenditoriale abbia successo, è necessario seguire alcuni consigli. Infatti, questa tipologia di azienda ha un elevato rischio e anche piccoli errori possono portare al fallimento.

Saper affrontare i cambiamenti

Chi avvia una startup deve essere pronto a fronteggiare e gestire i cambiamenti. Infatti, questa tipologia d’impresa si distingue anche per il suo ciclo di vita che è di gran lunga differente da quello delle aziende tradizionali. Ad esempio, l’idea alla base del progetto imprenditoriale deve essere innovativa, ma è necessario che, prima di essere immessa sul mercato, venga validata. Questo step è fondamentale per cercare gli investitori.

Molto spesso, il ciclo di vita di questa impresa innovativa si conclude con un’exit strategy. Tuttavia non c’è niente di predefinito e, quindi, è necessario prepararsi dover prendere qualche deviazione rispetto al percorso che si era immaginato.

A volte, è possibile anche dare una nuova vita a un business esistente e trasformare un’impresa tradizionale in una startup.  Questo, però, è possibile solo se vengono rispettate alcune condizioni. Per far si che tutti questi processi portino al successo, è importante affidarsi a dei professionisti esperti in consulenza e strategia aziendali.

In questo modo, infatti, si potrà avere un supporto decisionale ed essere sicuri di seguire la giusta direzione, ma anche di come fare a gestire eventuali imprevisti e cambiamenti che possono presentarsi nel tempo.

Cercare soluzioni economiche per registrare i brevetti

Chi gestisce una startup si troverà spesso a dover sostenere dei costi per depositare e registrare i brevetti, indispensabili per registrare la propria azienda nell’apposita sezione speciale riservata alle startup innovative.

Solitamente, per il deposito di un brevetto ci si rivolge al MISE o al WIPO, che opera a livello internazionale, sostenendo una spesa che può arrivare a diverse migliaia di euro.Tuttavia,  possibile registrare dei brevetti a costi inferiori rivolgendosi ad alcuni organismi come la SIAE o l’OLAF, una possibilità valida esclusivamente per le opere frutto dell’’ingegno umano.

Ottenere le agevolazioni per le startup

 

Avere un brevetto è importante anche per far si che la startup possa essere riconosciuta come tale, iscritta al Registro speciale e godere di alcune agevolazioni per questa tipologia d’impresa.

Per confermare l’iscrizione dell’azienda nel Registro Speciale, oltre alla presenza di un brevetto, ci sono anche altri due requisiti che devono essere rispettati: si tratta degli investimenti in R&S pari al 15% e della presenza nella compagine sociale di soggetti che abbiano conseguito una specializzazione o un dottorato di ricerca.

L’iscrizione al Registro speciale delle startup deve essere rinnovata ogni anno per ottenere le agevolazioni previste.