Imballaggi per ortofrutta: tipologie e prodotti sempre più riciclabili

La plastica è un materiale prezioso che occupa un posto vitale nell’economia e nelle nostre attività quotidiane. È cruciale per la distribuzione sicura ed efficiente dei nostri prodotti e ha un impatto ambientale inferiore rispetto a molti materiali alternativi. Ma non ha posto nei nostri oceani, fiumi, strade e campagne.

Ogni minuto l’equivalente di un camion della spazzatura carico di plastica finisce in corsi d’acqua e fiumi, per poi riversarsi negli oceani. Si stima che circa 100 milioni di animali marini muoiano ogni anno a causa della plastica scartata. Il rapporto della Ellen MacArthur Foundation sulla New Plastics Economy stima che entro il 2050 potrebbe esserci più plastica che pesce negli oceani del mondo.

Abbiamo l’opportunità – e la responsabilità – di assicurarci di mantenere la plastica all’interno di un’economia circolare e fuori dall’ambiente. Ecco che ripensare gli imballaggi in un’ottica di sostenibilità è diventata la priorità di molte aziende produttrici e per la nostra società.

Packaging ortofrutticolo: le nuove frontiere della sostenibilità

Un nuovo design o un modo completamente nuovo di confezionare i prodotti è il modo migliore per ridurre il nostro impatto sull’ambiente. Anche le multinazionali stanno dimostrando il loro impegno in questa direzione: nel 2019, Dove ha annunciato una serie di iniziative a lungo termine allo scopo di ridurre più di 20.500 tonnellate di plastica all’anno dalla sua produzione. Dal 2020, le confezioni singole dell’iconico Beauty Bar di Dove sono diventate prive di plastica a livello globale.

La tendenza ha investito anche il settore dell’ortofrutta, con l’introduzione di nuovi materiali concepiti per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Ecco i materiali in grado di aiutare l’ambiente.

Plastica ecologica e plastica riciclata

Non c’è modo di aggirarlo: alcune esigenze di trasporto richiedono un materiale robusto e affidabile che non si rompa e possa supportare carichi pesanti. Mentre molte delle alternative basate su materie prime organiche possono essere ottime per imbottire o riempire, ci sono ancora momenti in cui solo la plastica va bene. In questi casi, tuttavia, non è necessario ridurre le proprie credenziali ecologiche, poiché molti materiali e supporti di spedizione in plastica sono ora realizzati con plastica riciclata al 100%. Da qui ecco un’importante produzione di cassette per alimenti, vassoi e vaschette realizzati in PET o altri polimeri plastici completamente riciclabili. Le stesse cassette per il trasporto dell’ortofrutta possono essere smaltite nella differenziata o consegnate presso un centro di raccolta a seconda delle normative comunali.

Plastiche vegetali

Dette anche bioplastiche, sono realizzate da una varietà di fonti vegetali, soprattutto mais, barbabietole e patate, che vengono scomposti in PLA o acido polilattico. Se ne ricava dunque un materie plastico rinnovabile e non derivato del petrolio, destinato alla realizzazione di piatti, posate e bicchieri usa e getta ma anche imballaggi ortofrutticoli, tra cui contenitori per alimenti e pellicole, ma anche bottiglie per bevande. Si tratta di un materiale incredibilmente sostenibile, in quanto realizzato prevalentemente dagli scarti delle materie prime.

Cartone e carta riciclati

Sebbene il cartone e la carta siano materiali organici, se provengono da fonti non sostenibili, il loro utilizzo può avere un impatto drastico sull’ambiente. Fortunatamente, carta e cartone sono alcuni dei materiali più riciclabili (ed economici) disponibili. Il cartone ondulato è ampiamente utilizzato nella realizzazione delle classiche cassette, perché conveniente e facile da personalizzare. Trova impiego anche nelle confezioni da nei formati monoporzione. Questo di materiale non viene ottenuto direttamente dalla materia prima ma viene prodotto da cellulosa proveniente da carta riciclata.

Legno

Molto più resistente del cartone e riutilizzabile all’infinito, il legno è il materiale più ecologico presente nel settore degli imballaggi. Viene utilizzato soprattutto per realizzare cassette per il trasporto di frutta e verdura: raramente lo si trova impiegato per il packaging destinato alla vendita essendo un materiale più costoso rispetto alle alternative. È ancora largamente impiegato nel trasporto all’ingrosso, mentre per i piccoli packaging si preferiscono materiali più convenienti e pratici.

Derivati delle alghe

Oltre all’utilizzo di mais, funghi ed alghe, anche l’agar, presente in molte alghe, trova applicazione nel mondo del packaging. Già ampiamente utilizzato nel settore alimentare come addensante o alternativa vegetariana alla gelatina, è stato sfruttato da un team di designer come imballaggio del futuro. Essendo derivato da una materia prima abbondante in natura e sostenibile, l’imballaggio realizzato dall’agar potrebbe essere la prossima grande novità nelle alternative di imballaggio ecocompatibili.

La scienza dei materiali e l’ingegneria del packaging stanno avanzando a passo rapido. Di conseguenza, sul mercato sono disponibili opzioni di imballaggio più ecocompatibili che possono prendersi cura di una vasta gamma di prodotti.