Molti di noi hanno a che fare con problemi di emorroidi infiammate. Non agitiamoci, ma vediamo di scegliere un prodotto ad uso locale per attenuare fastidio e disagio.
Conosciamo le emorroidi e le loro caratteristiche
Le emorroidi sono cuscinetti di tessuto ricco di vasi sanguigni, fisiologicamente localizzati nella parte terminale del retto. Assieme allo sfintere anale, la funzione delle emorroidi è contribuire sia all’evacuazione sia alla continenza di feci e gas intestinali.
Essendo fortemente vascolarizzati, i cuscinetti emorroidari sono in grado di gonfiarsi e sgonfiarsi attraverso l’afflusso e il deflusso di sangue al loro interno. In condizioni normali non avvertiamo la presenza dei cuscinetti emorroidari. Essi, però, sono costituiti da una trama di tessuto connettivo piuttosto molle, che può dilatarsi e infiammarsi con facilità.
Possiamo riconoscere due tipi di emorroidi:
- Emorroidi esterne, situate ai margini del canale anale. Esse hanno una notevole sensibilità dolorifica. In condizioni normali non avvertiamo la presenza dei cuscinetti emorroidari. Quando si infiammano possono causare un dolore anche molto acuto, specie al momento dell’evacuazione.
- Emorroidi interne. Sono situate all’interno del canale anale e hanno una sensibilità dolorifica molto bassa. Esse possono causare dolore solo al momento dell’evacuazione e in caso di prolasso permanente.
Non sono ancora del tutto chiare le cause della patologia emorroidaria, ma possiamo individuare alcune condizioni predisponenti:
- Dieta povera di acqua e fibre e ricca di alimenti ad azione irritante, come ad esempio insaccati salati, cioccolato, cibi fritti, alcune spezie piccanti, alcolici, bibite gassate. Tali cibi e bevande possono provocare la dilatazione venosa e dare luogo alla sindrome emorroidaria.
- Stitichezza. Comporta sforzi prolungati durante l’evacuazione, con possibile traumatismo dell’area ano- rettale e infiammazione delle emorroidi.
- Diarrea. Il frequente passaggio di feci abbondanti e liquide può “corrodere” la zona ano- rettale.
- Gravidanza. Durante gli ultimi mesi di gravidanza o subito dopo il parto, le emorroidi possono infiammarsi. Ciò accade sia per l’aumento di pressione pelvica imputabile all’accrescimento del feto, sia per le variazioni ormonali legate alla gravidanza stessa.
- Stile di vita non regolare. Sedentarietà o stazione eretta al lavoro, mancanza di allenamento regolare o lunghe sedute sul wc possono causare ristagno venoso, rallentamento del transito intestinale e possibile insorgenza dei sintomi.
Come minimizzare la patologia emorroidaria? Usiamo un prodotto topico
Emorroidi e crema ad uso topico: un prodotto mirato agirà direttamente sintomi, attenuandoli, e sarà utile come terapia di mantenimento, per prevenire antipatiche ricadute.
Il farmacista ci consiglierà un trattamento farmacologico ad azione anestetica locale (per calmare la sensazione di dolore e prurito); antinfiammatoria e antipruriginosa (per minimizzare gonfiore e dolore); anticoagulante (per prevenire la formazione di coaguli di sangue).
Per un approccio senza medicinale c’è la possibilità di utilizzare un gel per emorroidi esterne ad uso locale con proprietà lenitiva, emolliente e rigenerante a base di aloe, olio di jojoba e acido ialuronico, per ridurre i sintomi della patologia emorroidaria e favorire i fisiologici processi di riparazione dei tessuti.
Inoltre possiamo completare il trattamento dei sintomi fastidiosi con alcuni suggerimenti pratici:
- Seguire un regime alimentare equilibrato con il giusto apporto di fibre e acqua, per regolarizzare l’intestino e ammorbidire le feci, prevenendo la stipsi. Eliminiamo cibi e bevande dall’azione irritante e introduciamo circa 1, 5 litri di acqua al giorno.
- Praticare uno sport leggero. Un regolare e leggero esercizio fisico contribuirà a migliorare la circolazione sanguigna e favorirà il naturale transito intestinale. Scegliamo discipline quali camminata, nuoto, yoga, ginnastica dolce.
- Eliminare alcune abitudini in bagno. Stare troppo sul wc, strofinare vigorosamente con la carta igienica, utilizzare detergenti intimi aggressivi e concentrati: eliminiamo queste pratiche, per non peggiorare la situazione locale. Diluiamo poco detergente intimo delicato in acqua tiepida. Asciughiamo tamponando delicatamente con un panno morbido in fibra naturale (cotone o lino).
- Fare bagni di acqua tiepida. Immergiamo la zona anale in acqua tiepida, per una decina di minuti. Lo scopo sarà alleggerire la congestione dolorosa. L’acqua tiepida, infatti, favorirà il rilassamento della muscolatura perineale, diminuendo lo strozzamento dei vasi sanguigni, migliorando la circolazione e agevolando il ritorno venoso.
- Indossare biancheria intima comoda. Non indossiamo capi aderenti, colorati e in fibra sintetica, per non aggravare l’irritazione locale scatenando una eventuale reazione allergica. Scegliamo indumenti comodi, non colorati e in fibra naturale, che lascino traspirare la pelle e agevolino i nostri movimenti.
Con questi semplici ma preziosi consigli sarà possibile alleviare il dolore emorroidario e ripristinare il benessere della zona ano-rettale, in caso di una patologia emorroidaria acuta consigliamo sempre di consultare il vostro medico di fiducia.