Il prato pronto è particolarmente apprezzato per la realizzazione di giardini e aree verdi in generale perché, a fronte di un investimento iniziale, offre dei risultati sempre all’altezza delle aspettative e una manutenzione minima ordinaria. Questo articolo, scritto con la collaborazione degli esperti di 100mani.it, ci offre una panoramica di quanto sia conveniente installare un prato pronto piuttosto che un prato tradizionale.
Preparare il terreno per il prato pronto
Innanzitutto, il terreno deve essere opportunamente preparato, e per fare ciò dobbiamo conoscere il suolo sul quale vogliamo stendere il nostro prato a rotoli. Se il terreno in questione, infatti, è di tipo argilloso dovremo procedere a una preparazione diversa rispetto a un terreno sabbioso. Vediamo come muoverci.
Se abbiamo a che fare con un suolo argilloso, infatti, dobbiamo riuscire a evitare ristagni idrici che possono causare una scarsa ossigenazione dell’apparato radicale. Come possiamo riuscirci? Applichiamo degli strati di materiale drenante, come sabbia di fiume o pozzolana, e successivamente aggiungiamo degli ammendanti organici che hanno il compito di migliorare le proprietà e le caratteristiche chimiche del terreno.
Vediamo cosa fare invece in caso di terreno sabbioso. Il difetto più grande di questi suoli è che sono molto permeabili ma non sono in grado di trattenere all’interno l’acqua e le sostanze nutritive di cui hanno bisogno. Il nostro intervento deve essere mirato ad arricchire il terreno con sostanze organiche di ottima qualità, come terricci o torbe. Anche in questo caso, l’apporto di ammendanti organici può essere estremamente utile.
È fortemente consigliato l’utilizzo di concimi minerali a base di fosforo, purché presenti del Registro dei fertilizzanti regolato dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, per favorire l’attecchimento della zolla e accelerarne così i tempi.
Come viene installato il prato a rotoli
Prima di iniziare a posare i nostri rotoli di prato pronto, dobbiamo assicurarci che non vi siano in superficie dei sassi o altri detriti solidi. Quindi interveniamo con un rastrello per livellare e levigare il terreno.
Per la posa vera e propria, partiamo dal punto più lontano per evitare di calpestare il prato appena installato. Consigliamo di apporre delle tavole di legno man mano che procediamo con la posa in modo da non rovinare il lavoro già svolto.
Posiamo le varie porzioni di prato senza lasciare spazi e senza sovrapporle: per rifinire le zolle possiamo utilizzare un taglierino oppure delle forbici molto robuste. Dobbiamo prestare molta attenzione a questa operazione, perché le striscioline di prato tagliato non attecchiscono come le zolle più ampie.
Dobbiamo bagnare il prato, possibilmente con un irrigatore a goccia, man mano che lo posiamo perché potrebbe seccare nel giro di pochissime ore. Non è consigliato iniziare a irrigare dopo aver completato il lavoro, se non vogliamo rischiare di compromettere l’esito del nostro intervento.
A tal proposito, durante la prima settimana dalla posa del prato pronto dobbiamo irrigare quotidianamente: l’ideale sarebbe prevedere un impianto di irrigazione automatica, da progettare e installare prima di procedere con l’installazione.
Se non abbiamo la possibilità di installare il prato pronto il giorno stesso in cui l’abbiamo acquistato, dobbiamo comunque stenderlo e bagnarlo, altrimenti il manto erboso sarà irrimediabilmente compromesso. La mossa migliore, secondo noi di Kro Mag Ine, è rivolgersi a una ditta specializzata sia per l’acquisto sia per l’installazione: solo in questo modo avremo un risultato garantito.
La manutenzione del prato pronto
La cura del prato pronto è sostanzialmente la stessa che riserviamo al prato seminato. Vediamo nel dettaglio i principali passaggi:
- Rasatura periodica del manto erboso: oltre a garantire pulizia e ordine al nostro giardino, il taglio del prato ne stimola la crescita e ne favorisce l’infoltimento. La frequenza ideale è una volta a settimana.
- Irrigazione generosa: nei periodi caldi e secchi è consigliabile innaffiare ogni giorno per circa 15-20 minuti. In primavera e in autunno possiamo diradare le innaffiature, effettuandole a giorni alterni, sempre monitorando le condizioni del prato. Consigliamo di innaffiare la mattina presto per non far trascorrere al manto erboso tutta la notte in un ambiente troppo umido, dove facilmente prolificano funghi e parassiti.
- Eliminazione delle piante infestanti: se il prato è molto fitto le erbe infestanti non dovrebbero attecchire ma, qualora ciò accadesse, consigliamo di estirparle manualmente se non sono troppo numerose; altrimenti possiamo intervenire con erbicidi selettivi che rimuovano solo le specie infestanti.
- Concimazione del prato: questa operazione deve avvenire quattro volte l’anno, con una pausa nel trimestre invernale. Negli ultimi anni, ha preso piede la pratica del mulching, ossia il meccanismo per cui gli steli d’erba vengono sminuzzati per poi lasciarli al suolo, in modo che diventino nutrimento per le piante. Il mulching è veramente efficace solo se il taglio dell’erba viene ripetuto con altissima frequenza, anche due volte la settimana.
- Arieggiatura del terreno: è estremamente importante che una volta l’anno ci occupiamo di rimuovere gli steli d’erba morta e di incidere con appositi strumenti il suolo, per far sì che torni a respirare e le radici possano essere ossigenate.