Transizione ecologica ed energia rinnovabile: le ultime notizie

Oggi si parla spesso di transizione ecologica proprio perché si tratta di uno dei pilastri del PNRR.

 All’interno del progetto Next Generation EU questo argomento assume un ruolo a dir poco centrale. Ed è per questo motivo che i grandi temi come quello della transizione energetica sono al centro dell’attenzione poiché concorrono al raggiungimento del fine ultimo che è quello di aumentare la sostenibilità del sistema economico moderno.

L’obiettivo? Ridurre l’impatto ambientale dello sviluppo economico. Oggi come oggi si fanno i conti con alcune nefaste conseguenze di un’industrializzazione poco controllata. Ma è arrivato il momento di mettere in atto una vera e propria rivoluzione.

Cosa si intende quando si parla di transizione ecologica

La prima cosa da fare è capire cosa significa transizione ecologica. Possiamo dire che si tratta di una vera e propria rivoluzione strutturale che punta a cambiare il modello socioeconomico attuale. Alla base di tutto c’è il passaggio dalle fonti combustibili fossili alle fonti energetiche sostenibili.

Purtroppo i cambiamenti climatici sono realtà e bisogna fare i conti con il fatto che il nostro pianeta è a rischio. Ridurre le emissioni è diventato, oggi più che mai, un obiettivo da raggiungere al più presto ed è per questo motivo che è importante porre l’accento sulle fonti green e non più su carbone, gas o petrolio.

Come detto, si parla di transizione poiché il processo è lungo e articolato ma una volta raggiunto l’obiettivo sarà possibile godere dei vantaggi. Il primo tra tutti? Avere un’economia più sostenibile e in grado di portare benefici a più ampio raggio, anche per quel che concerne l’ambiente.

La transizione ecologica fa, quindi, il pari con la transizione energetica. Le nuove fonti di energia alternativa suscitano sempre più interesse e, in particolare, l’energia solare e l’idroelettrico, tanto che oggi si parla anche di mini-idroelettrico grazie anche ad aziende come Redelfi che sono all’avanguardia nel settore.

Le fonti energetiche sostenibili

Oggi circa l’85% dell’energia utilizzata nel mondo proviene da fonti fossili. Ora è il momento di cambiare. Stando a quanto stabilito dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), il nostro Paese dovrà utilizzare il 55% di fonti rinnovabili entro il 2030.

Questo sarà possibile grazie ai fondi del PNRR e alle nuove strategie per lo sviluppo delle energie sostenibili. Ma quali sono le fonti energetiche sostenibili? Facciamo il punto.

Le fonti rinnovabili utili perché provengono da risorse inesauribili. A differenza delle fonti fossili come gas e petrolio, le fonti rinnovabili non hanno una data di scadenza e non sono soggette a esaurimento. Queste, in poche parole, si rigenerano. In questo modo il loro utilizzo non è precluso alle generazioni future, poiché non andranno lentamente a esaurirsi.

Possiamo dire che le fonti di energia rinnovabile sono il sole, il vento, il mare, i corsi d’acqua. Si parla, quindi, di energia solare, di energia eolica e di energia idroelettrica.

Alla luce di quanto detto è molto semplice capire perché si sta spingendo sempre di più verso questo tipo di fonti energetiche, anche alla luce di quella che è l’attuale situazione. Oggi il gas ha raggiunto dei costi elevatissimi, proprio perché c’è scarsità collegata al periodo geopolitico che viviamo.

A una situazione di questo tipo si deve far fronte con un utilizzo sempre più massiccio di fonti energetiche rinnovabili, che sono anche migliori per l’ambiente e per il futuro della nostra terra.

Cambiamenti climatici e fonti energetiche

I combustibili fossili sono tra le prime cause di emissioni nocive per l’ambiente. Questo è legato a doppio filo con il cambiamento climatico con cui ci troviamo a fare i conti da     qualche anno a questa parte e che nell’ultimo periodo è diventato sempre più evidente, a causa dei fenomeni atmosferici estremi.

Per questo motivo il passaggio perso le fonti energetiche alternative è sostenibili è un qualcosa di cui non è più possibile fare a meno.

Pensiamo, ad esempio, all’energia idroelettrica che sfrutta fiumi e dighe. I maggiori produttori attualmente sono Stati Uniti, Cina, Brasile, Canada ma anche in Italia si inizia a parlare di idroelettrico e mini-idroelettrico. Si tratta, infatti, di una fonte di energia pulita che è possibile ripristinare in maniera continua.

Lo stesso si può dire per l’energia solare che, senza dubbio, è più conosciuta e sfruttata. Oggi si sente spesso parlare di pannelli solari, che ricoprono i tetti di moltissimi nostri palazzi. C’è, poi, l’energia eolica ossia quella che sfrutta la potenza del vento. In Italia questa energia è fonte di grandi dibattiti ma lo sfruttamento del vento è iniziato oltre 7000 anni fa e oggi ancora siamo qui a parlarne.