Come funziona la rinoplastica maschile

Quando si fa ricorso alla chirurgia estetica, lo si fa per correggere dei difetti del nostro corpo. Difetti che hanno diversa origine e natura o che possono essere frutto di infortuni oppure essere presenti sin dalla nascita, ed avere entità più o meno grave.

Diverse sono anche le motivazioni che spingono ad affrontare l'intervento chirurgico, generalmente generate da necessità legate alla salute, ma possono anche derivare da finalità semplicemente estetiche.

"Semplicemente" per modo di dire, come ricorda sempre ai suoi pazienti il chirurgo Federico Romano titolare con la dott.ssa Jasmin Fuhr dello Studio romano-fuhr di Firenze. perchè se è vero che le motivazioni inerenti allo stato di salute sono quelle più impellenti, essere in armonia con il proprio corpo permette di vivere meglio con se stessi, ed anche ad avere relazioni più positive con le altre persone, dal momento che ciò fa aumentare l'autostima!

Un guadagno, dunque, in termini psicologici di tutto rispetto. E spesso, come è risaputo, tali obbiettivi sono inscindibili l'uno dall'altro, perchè molte volte il ricorso all'intervento è motivato da esigenze di salute ma ha, come finalità collaterale, il miglioramento dell'aspetto fisico. Questo vale per uomini e donne, indistintamente, anche se in questo articolo andremo ad affrontare il campo inerente alla chirurgia medica ed estetica maschile.

La rinoplastica è uno degli interventi chirurgici più richiesti dagli uomini

Uno degli interventi più richiesti dagli uomini è la rinoplastica, ovvero l'intervento chirurgico al naso.

Questa operazione è volta ad eliminare dei difetti, come il naso eccessivamente prominente, incassato o irregolare, oppure a rimettere in sesto il setto nasale deviato andando lavorare sulla cartilagine e sui tessuti molli, con diverse tecniche di intervento che ora andremo a vedere.

Iniziamo facendo subito una prima distinzione tra i vari tipi di operazione, tralasciando per il momento il metodo procedurale.

Gli interventi si possono dividere in primari, secondari ed etnici. Possiamo parlare di intervento primario in quei casi nei quali si va a lavorare per la prima volta sull'inestetismo che vogliamo correggere. Se tuttavia tale intervento non va a buon fine o non è sufficente, allora ricorreremo ad un secondo intervento, ed ecco che entra in gioco la chirurgia secondaria. Se dovesse essere necessario un terzo intervento allora si parlerà di chirurgia terziaria, e così via.

Nel caso della chirurgia etnica abbiamo a che fare con persone appartenenti ad altre etnie, le quali desiderano rendere i loro lineamenti simili a quelli di tipo europeo o caucasico come si suole dire nei paesi anglofoni. Tale intervento, ovviamente, trae le sue origini soltanto da finalità estetiche, in quanto non entrano in gioco motivi di salute.

Come funziona la rinoplastica maschile

Fermo restando che tutti questi interventi devono essere fatti nella massima sicurezza e da team specializzati, è sempre bene rivolgersi a specialisti del settore rinomati e affidabili. Fortunatamente in Italia ci sono molti chirurghi estetici specializzati anche come medici otorinolaringoiatri, pertanto hanno una conoscenza perfetta delle ossa del teschio in generale e del naso in particolare.

Come ricorda la SICPRE  (Società Italiana di Chirurgia Riparatrice Plastica ed Estetica) nei casi più gravi, nei quali è necessario un intervento più complicato si ricorre alla chirurgia "aperta". In questo caso si va ad operare su casi quali setto deviato, naso molto pronunciato o troppo bozzuto. Si va ad incidere sulla base della piramide nasale, aprendo così il naso (da cui il nome della pratica), per poi agire sulla cartilagine con appositi strumenti, tra i quali figura anche una specie di scalpello.

Si tratta di un tipo di intervento utile soprattutto in casi di setto deviato, il quale, oltre ad essere inestetico, mette a repentaglio la salute di chi ne è affetto, poichè produce sinusite cronica, apnea notturna e altre difficoltà respiratorie. Questo perchè il setto deviato va a restringere la canna nasale e le narici, quindi è un problema da risolvere con sollecitazione.

Nel caso della chirurgia chiusa invece si va ad agire su inestetismi minori. Come suggerisce il nome, non si ha un apertura totale del naso, ma ci si limita a fare piccole incisioni sulla base delle narici, e in tali fessure vengono introdotti gli strumenti che andranno a lavorare sulla cartilagine. Essendo meno invasivo il decorso è assai minore, generalmente il paziente viene dimesso il giorno stesso, si tratta quindi di un day hospital, dove anche le cicatrici tenderanno ad essere molto meno evidenti e persistenti.