Come gestire l’ansia: consigli, rimedi e cure

Se è vero che l’ansia è un’emozione umana che fa parte della nostra vita quotidiana, è altrettanto vero che nel momento in cui essa diventa frequente ed eccessiva si trasforma in un problema, destinato a condizionare la vita quotidiana di chi ne soffre.

È importante, quindi, imparare a gestire l’ansia: se cerchi un professionista a Pescara che ti aiuti in questo percorso, puoi fare riferimento alla dottoressa Maria Vittoria Montano. Tieni presente, comunque, che per affrontare in maniera adeguata uno stato di ansia grave, cioè capace di modificare le abitudini personali e impossibile da tollerare, c’è bisogno di un atteggiamento maturo e coscienti. Sarebbe un errore provare a nascondere la propria ansia, così come cercare di ridurla attraverso il ricorso all’alcol.

È altrettanto sbagliato pensare di inserire l’ansia nella propria consuetudine, cercando di normalizzarla. Occorre evitare di ricorrere a una terapia farmacologica scelta in autonomia, senza il supporto di un professionista, ricordando che a volte i rimedi fai da te possono perfino ritardare o ostacolare la diagnosi medica.

Il ruolo degli ormoni

La soppressione e l’attivazione del sistema nervoso sono regolate, nel corpo umano, da recettori, enzimi, neurotrasmettitori e ormoni che dipendono anche dalla presenza di alcuni nutrienti: ciò vuol dire che una carenza o al contrario un eccesso di queste molecole sono in grado di modificare lo stato d’ansia.

Ecco perché l’alimentazione è strettamente correlata all’umore, anche se sarebbe sbagliato pensare che la dieta sia di per sé un rimedio adeguato a contrastare i disturbi d’ansia. Se è vero che l’umore è in grado di modificare le abitudini alimentari, è opportuno ricordare che l’ansia fa parte dei sintomi dei disturbi del comportamento alimentare come la bulimia e il binge eating desorder. In genere, chi soffre di ansia mangia di più e più spesso, scegliendo soprattutto cibi salati, friabili e croccanti.

I cibi con serotonina

La quantità di serotonina che viene introdotta nel corpo umano attraverso la dieta non costituisce di per sé una cura o un rimedio per la gestione dell’ansia, ma può avere comunque effetti sull’intensità degli stati ansiosi. Vale la pena di sapere che alcuni alimenti sono ad alto contenuto di serotonina: le noci, per esempio, da consumare ogni giorno (4 o 5 sono più che sufficienti).

Sarebbe auspicabile, poi, introdurre nell’organismo 10 grammi al giorno di cioccolato fondente o cacao. Anche diversi frutti sono ricchi di serotonina: è il caso delle prugne, delle banane, dei pomodori, delle visciole, delle ciliegie, dell’ananas e del kiwi. In questo caso si può arrivare fino a 800 grammi al giorno senza conseguenze negative.

Il triptofano

La serotonina è un neurotrasmettitore che incide sulla depressione e sullo stato ansioso: essa viene prodotta dal nostro organismo, e in particolare viene sintetizzata a partire da un amminoacido essenziale che prende il nome di triptofano.

Quindi è auspicabile sia consumare gli alimenti che contengono direttamente serotonina pura, sia quelli che hanno una concentrazione elevata di triptofano: fra questi ci sono i formaggi, lo yogurt e il latte.

Pare, poi, che la riduzione degli stati ansiosi possa essere favorita anche dagli acidi grassi omega 3, che sono presenti nei semi di lino e nel pesce azzurro come lo sgombro e le sardine.

Ci sono cibi da evitare?

Chi soffre di ansia deve dunque prestare una particolare attenzione alla propria dieta, scegliendo con cura che cosa mangiare ma anche che cosa sarebbe meglio evitare di mangiare.

I cibi da ridurre sono quelli che contengono molecole nervine stimolanti e che, di conseguenza, rischiano di peggiorare lo stato ansioso: per esempio il caffè, che anche nella sua versione al ginseng contiene la caffeina. Attenzione anche agli energy drink, in cui sono presenti diversi stimolanti.

Il cioccolato e il cacao non devono essere consumati in quantità superiori a quelle indicate in precedenza a causa della presenza di teobromina, mentre è bene stare alla larga dagli alcolici: è vero che in un primo momento offrono una sensazione di rilassamento, ma poi determinano sintomi ancora più intensi.

La terapia psicologica

La terapia psicologica per combattere l’ansia è utile nei casi in cui gli stati emotivi rivestono un ruolo più importante rispetto alle alterazioni ormonali nel determinare il problema. La perdita del lavoro, la separazione dal partner o la morte di una persona cara sono tutti eventi che potrebbero essere alla base di uno stato ansioso per il quale il solo sistema di guarigione adatto è rappresentato dalla psicoterapia.

Non di rado i farmaci sono complementari, vista la loro capacità di attenuare il sintomo, ma di per sé non possono agire sulla causa scatenante. Meritano di essere prese in considerazione anche la fitoterapia e la gemmoterapia, che si basano rispettivamente sulla somministrazione di piante e di gemme in grado di ridurre i livelli di stress e di favorire il rilassamento: melissa, biancospino, passiflora e valeriana.